9 giugno 2013

Una domenica in bici

Lungo la SP 55 che collega Colle Sannita a Baselice  - Foto Antonio Maddalena



Non avrei mai immaginato di riuscirci e mai, prima di oggi, avevo considerato di poter fare una cosa simile.

Ma come si suol dire la necessità aguzza l’ingegno e così ho deciso di mettermi alla prova: conciliare tre passioni in tre ore a disposizione.


Complici dell’avventura : una mountan bike che mi accompagna da oltre vent’anni, un pesante corredo fotografico composto da quattro ottiche fisse e tre apparecchi fotografici ed un buon libro regalatomi da mia figlia.





Graditi compagni dell’episodio una bellissima giornata, soleggiata ma non troppo calda, ed una natura quest’anno imponente più che mai per le abbondanti piogge e tanta, ma tanta, voglia di evadere dal mio lavoro.


Purtroppo per far spazio al libro devo sacrificare un ottica, ma guadagno in peso, un chilogrammo in meno da portare in groppa.


I primi chilometri si fanno sentire, sembrerà strano, ma otto chili di zaino in spalla si fanno sentire specialmente in salita, ma dopo poco tempo le gambe si adattano allo sforzo, il respiro si fa regolare ed il viaggio può continuare.


Primi chilometri : la passione sportiva prevale sulle altre. Dimentico di avere lo zaino in spalla e, quindi, l’intero contenuto. Sarà una classica immagine bucolica di un pastore con gregge a farmi ricordare, dopo diversi chilometri, che sulle spalle mi sto trascinando chili di apparecchiature, compreso cavalletto, che attendono di essere usate. Ma la salita è troppo ripida, se mi fermo, sarà difficile ripartire.



L’atleta prevale sull’artista, ma ancora per poco. E’ al chilometro nove che davanti ai miei occhi si apre una visione insolita per questo periodo di quasi inizio estate : un tappeto di erba verde chiaro, dalle molteplici sfumature, omogeneo e fitto, accompagna le curve della strada provinciale 55, che collega Colle Sannita a Baselice.


Non posso andar via senza prima fare una foto panoramica. La mia piccola mirrorless sembra sorridermi dopo tanto tempo rimasta inattiva e, anche per lei è arrivato il suo momento di gloria. Chi meglio di lei può immortalare un panorama di 180 gradi in due secondi.
Panorama fotografato lungo la SS 212 Colle Sannita - Decorata - foto Antonio Maddalena



La “signora full frame” impallidisce ed accusa il colpo della piccolina, ritraendosi nello zaino.


Lo sportivo si placa, non riesco a distogliere lo sguardo dal verde tappeto che mi accompagna, il contachilometri segna 8,5 km all’ora nonostante sia quasi in discesa: Il fotografo non ha fretta, un tale spettacolo della natura è incompatibile con la corsa e ben si concilia con un lento progredire, senza sforzo e con il vento a favore.


Direzione Molise, lascio la provinciale 55 e mi immetto sulla SS12 : destinazione Colonia di Decorata, praticamente a pochi metri dal confine con il Molise.


Un feudo conteso sin dal 1974 fra i coloni e il Principe Di Somma, esteso per circa 80 ettari, di cui 60 a bosco, con al centro un incantevole laghetto artificiale.


Particolare di una fontana nei pressi del lago di Decorata - foto Antonio Maddalena

Qui decine di persone hanno avuto la mia stessa idea, magari senza bici e senza reflex, di trascorrere qualche mezzora serena, semplicemente guardando il piccolo lago artificiale e passeggiando nei boschi adiacenti, opportunamente sistemati e resi percorribili da bellissimi sentieri..



Non lascio il posto prima di fotografare un bambino intento a pescare, mentre suo padre più che quarantenne rincorre le oche bianche. Una simpatica e temporanea inversione di ruoli che difficilmente dimenticherò.
Un ragazzo intento a pescare nel lago di Decorata - foto Antonio Maddalena


Le oche del lago di Decorata - foto Antonio Maddalena









Inverto la rotta, direzione sud, verso casa.

Sto veramente bene, ho recuperato le forze, posso tranquillamente riprendere a pedalare speditamente. Sono fotograficamente appagato. Riprendo la mia velocità di crociera, ma solo per pochi chilometri, perché una insolita macchia rossa calamita la mia attenzione. Ai piedi di un piccolo bosco un campo di papaveri, sembra messo lì appositamente per essere fotografato. Non posso non fermarmi e percorrerlo a piedi, perché, come si legge nei migliori libri di fotografia, bisogna muoversi nella ampie scene e restare fermi con la focale. Un raggio di sole, finora quasi assente, mi fa capolino non appena raggiungo il centro del campo e mi illumina solo un porzione della scena: oggi è proprio la mia giornata fortunata, fotograficamente parlando.

Campo di Papaveri nei pressi della Strada Statele 369 - foto Antonio Maddalena


Ripongo il corpo macchina nello zaino e scorgo il libro, completamente dimenticato dal fotografo e dallo sportivo. Peccato, sarà per un altra volta. Ho preteso troppo per così poco tempo a disposizione.


Dopo un breve tratto pianeggiante, ben dieci chilometri di discesa mi aspettano.


Saldo bene il mio zaino fotografico in spalla. Ho voglia di pedalare velocemente.


Mentre raccolgo le mie forze, pronto a sfidare il vento contrario, un bagliore mi colpisce.


E’ evidente, laggiù, a circa quattrocento metri dalla strada si intravede un piccolissimo laghetto, circondato da alberi che quasi nascondono lo specchio d’acqua.


Per tanti anni e tante volte ho percorso quella scorciatoia, che collega Colle Sannita alla frazione di Decorata, e non mi sono mai accorto della presenza di quel piccolo laghetto artificiale.


Giungo sul posto, effettivamente è piccolo, lungo non più di trenta metri e largo una ventina.


Ai bordi del lago alberi di pioppo accarezzano l’acqua e, nonostante il mio altimetro segni 867 metri, non si muove una foglia.


Stento a crederci, sembra una scena fotografica preparatami intenzionalmente da qualcuno.


Luce perfetta, vento assente per riflessi ideali, controluce non troppo marcato, devo solo trovare un giusto compromesso fra l’esposizione del cielo e l’acqua.


Tutto è pronto per la mia ultima foto quotidiana, cerco uno appoggio stabile, il cavalletto richiederebbe troppo tempo a causa del pendio, uso una sedia lasciata sul posto sicuramente da qualche pescatore.


E’ anche comoda, devo solo cambiare focale, montare il 28 millimetri e fare clic. Apro nuovamente lo zaino per prendere il grandangolare, lo richiudo.


Ho fra le mani il libro di mia figlia. Esito un istante, ma non ho più dubbi.


Non capita tutti i giorni una lettura con tramonto frontale , in compagnia del solo cinguettio di rondini, quaglie e passeri, in piena solitudine.


Nessuna foto potrà mai farmi rivivere le emozioni di quel momento.


Il lettore ha avuto la meglio, ora è il suo momento, del resto il fotografo e lo sportivo hanno già avuto e sono stati ampiamente soddisfatti.

Lago di Decorata (Colle Sannita - BN) foto Antonio Maddalena



Antonio Maddalena

1 commenti:

Silvana ha detto...

Bravo Antonio, bellissime foto!! Grazie x condividerle con chi ci troviamo lontano da quella meravigliosa terra. Saluti da Buenos Aires

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