21 gennaio 2012

3/42 Rocchetta Sant'Antonio tra Malombre, Aura e Malocchio.


Rocchetta Sant'Antonio sorge su una collina tra il confine Campano e quello Lucano, prende il nome dal Castello di Sant'Antonio fatto erigere nel 1507 da Ladislao II d'Aquino. 

Appena giunto in paese, sono l'unico a camminare per le strade; è ora di pranzo e anche il mio stomaco con i suoi brontolii cerca di ricordarmelo. Finalmente incontro una graziosa vecchietta che assolutamente non vuole essere fotografata; mi spiega che le fotografie si fanno ai bambini perché sono belli e alle persone anziane così avranno un ritratto per la lapide. Ingenuamente mi esce un sorriso, subito soffocato dalla signora Maria che mi dice non testualmente 
"con queste cose non si scherza!" (traduzione alla buona di una frase assai contorta).





La signora Maria mi racconta che le persone miscredenti saranno perseguitate dalle "Malombre", anime di persone morte per disgrazie e costrette a vagare senza meta.

 Le superstizioni dei Monti Dauni a cui appartiene Rocchetta e le zone del Sannio, si assomiglino fino a condividerne alcune come "il Malocchio" o a differirsi solo per il nome. E' questo il caso dell'"Aura", spiritello dispettoso che appare nelle case sotto forma umana; dalle nostre parti conosciuto come "Mazzamauriello" o altri nomi simili.

Mi allontano dal centro abitato, finalmente salvo da Malobre, Aure e Malocchi; libero di ammirare un territorio davvero "suggestivo". 

Buona Luce

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