8 gennaio 2012

1/42 I Tratturi, un percorso nel cuore del Sannio


Quando da ragazzo in una gita a Pompei la guida ci disse che la città aveva origini osche, greche, etrusche, romane e sannite, dovute queste ultime alle invasioni dei popoli delle montagne, intorno al 600 a.C., rimasi piacevolmente meravigliato.




L'Italia nel 400 a.C. Fonte wikipedia.it
I Sanniti si erano spinti fino ad avere sbocchi sull'adriatico e sul tirreno; anche se per poco tempo.

Identificare il territorio sannita non è difficile, dato che per la maggior parte è allocato nella zona appenninica, fra Molise, Campania, Abruzzo,  Puglia e Lucania. Tutt'altro che ben definiti sono i precisi confini del territorio sannita.


Fare un inventario di tutti i paesi ricadenti nell'area "Safinìm"  non è affatto mia intenzione, ma raccontare principalmente per immagini la nostra terra è il mio obiettivo primario.


Allora, non mi resta che seguire una "strada" abbastanza precisa, che percorra "alcuni" dei paesi più belli di questo nostro Sannio. Per strada non intendo una rotta mentale o qualcosa di aleatorio, ma più precisamente un percorso naturale fatto di terra, erba e pietre. Sentieri erbosi usati da millenni per collegare città, sviluppare rapporti commerciale e spostare greggi.

Le vie della transumanza; i tratturi.

I tratturi meridionali più famosi sono all'incirca una decina, tutti con meta nella provincia di Foggia, ma uno solo di questi attraversa il cuore e le vette del Sannio; il tratturo "Pescasseroli-Candela".
Lungo più di 200 km e largo in media una sessantina di metri è il terzo tratturo più lungo del sud Italia. Attraversa ben quattro regioni (Abruzzo, Molise, Campania e Puglia), sei Provincie (Aquila, Isernia, Campobasso, Benevento, Avellino e Foggia) e ben quarantuno Comuni.

Il mio obiettivo è quello di raccontarveli con parole ed immgini di un Sannio tutto da scoprire.


Buona Luce

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